La Polenta!!

La Polenta!!

Che dire? Bisognerebbe esserci per osservare, ecco…questo solo rende l’idea, ma proviamo a descriverlo. Nessun libro di cucina vi insegnerà come fare davvero la polenta, quella tipica di questa parte di territorio. E soprattutto la polenta in montagna, che non si fa su un fornello con una pentolina…no…si usano strumenti “professionali” tramandati (se si ha fortuna) dai nonni! Il fare la polenta è un gesto davvero antico, che anche “al tempo” non era riservato solo alle donne, anzi, spesso era l’uomo che mescolava nel “caldrol” (Paiolo) la farina di mais e l’acqua per molto tempo, fino a raggiungere la cottura, la consistenza e il profumo che questa specialità semplice e bellissima doveva avere. Nessuna pietanza in montagna è davvero completa senza l’accompagnamento della polenta, anche la piu semplice fetta di formaggio diventa un piatto nobile in sua compagnia. Non a caso le persone che vedono la preparazione nel paiolo, il ribollire, soffiare dell’impasto ne rimangono incantate, da provare e da vedere…vi aspettiamo!

 

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La merenda!

La merenda!

Cosa c’è di meglio? Quando passeggiando in montagna la fatica si fa sentire come il piacere di aver raggiunto il rifugio, e cosa c’è di meglio di accomodarsi all’interno, all’esterno, al bar, sul prato, sulla panchina, insomma dove vogliamo assaporando un buon caffè, o un tè, una fetta di torta o un po di yogurt…Le cose semplici sono quelle che danno sostanza alla vita, le cose semplici come una passeggiata in montagna che liberano il cuore e sollevano il corpo!

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